Dario Violi Paola Macchi Sanità e Politiche Sociali

Più di 10 mila ordini del giorno e emendamenti per rimandare a settembre la Riforma Sanitaria truffa

E’ un no  senza sconti quello del Movimento 5 Stelle Lombardia alla riforma della Sanità Regionale di Roberto Maroni. Il Movimento ha predisposto oltre 10 mila ordini del giorno e 1500 emendamenti (attualmente sono stati depositati 5 mila ordini del giorno e oltre 400 emendamenti) per bloccare il dibattito sulla riforma e costringere la Maggioranza a emendare una legge che i 5 stelle definiscono “una truffa: è solo make up legislativo, si promette di cambiare tutto per non riformare nulla”.

Per Dario Violi, capogruppo di M5S Lombardia, e Paola Macchi, consigliere regionale di M5S Lombardia, che hanno tenuto una conferenza stampa alla vigilia della discussione in Consiglio regionale, “l’aula sarà un Vietnam: questa riforma non è stata discussa in Commissione e deve essere ripensata per la gente e non solo per fare i comodi dei politici, a partire dalla sua evidente intenzione di privilegiare il privato a scapito del pubblico. La legge mantiene in vita il poltronificio sanitario lombardo e il clientelismo dei partiti e introduce inutili e meccanismi di controllo. Se approvata così com’è la riforma non migliorerà i servizi nell’ambito socio-sanitario lombardo”.

Sono sei i punti di questa riforma sanitaria maggiormente contestati dal Movimento 5 Stelle della Lombardia:

1) soldi pubblici alla sanità privata con reinserimento della Legge Dacco e le funzioni non tariffabili

2) mancanza di controlli sugli erogatori di servizi

3) riduzione delle ATS da 8 a 5 per aree omogenee

4) mancanza di soluzioni concrete per i problemi quotidiani lamentati dai cittadini come il costo eccessivo dei ticket e le liste d’attesa infinite

5) riduzione solo apparente di poltrone

6) presunto efficientamento e riduzione della spesa sanitaria regionale non supportati da dati concreti

7) assenza di qualunque iniziativa per la salute mentale

Tra le proposte emendative del Movimento 5 Stelle:

1) impossibilità di aprire un servizio sanitario privato immediatamente dopo che è stato tolto lo stesso servizio a una struttura pubblica

2) l’agenzia di controllo deve essere indipendente e controllare gli enti erogatori

3) istituzione di un osservatorio epidemiologico che renda pubblici tutti i dati sulla Sanità lombarda

4) uffici di pubblica tutela dei cittadini

5) maggior coinvolgimento dei medici di famiglia per la sanità territoriale

6) ticket progressivi in base al reddito

7) stabilizzazione del personale precario

“I nostri ordini del giorno – spiegano i portavoce del M5S – affrontano temi ignorati da una Maggioranza più attenta a generare nuove poltrone che ai bisogni concreti dei lombardi. Chiediamo innanzi tutto che la prevenzione  sia una priorità che deve essere portata avanti da tutti gli operatori sanitari e non solo, la sanità deve occuparsi anche di prevenzione primaria a livello ambientale. Il nostro obiettivo deve essere mantenere le persone sane, ancor prima di curarle quando si ammalano”.

Violi e Macchi concludono: “Sulla Riforma della Sanità, a meno di un atteggiamento più dialogante della Maggioranza, non concederemo sconti, a costo di sacrificare le nostre notti in Consiglio Regionale.  Eccellenza non può essere sinonimo di ticket eccessivi, liste d’attesa infinite che magicamente scompaiono pagando la prestazione a una struttura privata, pronto soccorso intasatissimi, scandali per appalti e direttori generali indagati. I lombardi meritano davvero di più”.

 

Milano, 13 luglio 2015

 

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