Oggi la maggioranza ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni al Presidente Maroni dopo l’arresto del vicepresidente Mantovani: i disonesti rimangono attaccati alla poltrona.
Il discorso del capogruppo del M5S Dario Violi in aula:
Sono giorni di passione, giorni di dolore, giorni di rabbia per l’umiliazione che ha subito la Lombardia considerata ormai una regione di corrotti, di tangentisti e di delinquenti. Sono momenti di dolore per milioni di lombardi onesti che non si meritano tutto questo! Questo, anche se sto parafrasando, era il discorso di Maroni con cui il 4 aprile 2012 sbandierava l’orgoglio leghista di fronte allo scandalo dei finanziamenti occulti a Belsito. Oggi invece siete orgogliosi di una Regione già deturpata dalle Minetti, dai Trota e dai Formigoni, dalle piadine fino al matrimonio della figlia dell’ex presidente di questa assemblea?
Ora come allora, la Magistratura ha trasferito i suoi uffici a Palazzo Lombardia. L’istituzione che guidate e che rappresenta 10 milioni di lombardi è continuamente umiliata da episodi di malaffare, non passano sei mesi senza un nuovo scandalo, una nuova tangente. Settimana scorsa noi lombardi siamo stati sbattuti sulle prime pagine dei giornali come una terra di criminali, di corrotti, un covo di malaffare. Eppure in campagna elettorale avevate usato le scope di saggina per illudere i lombardi che avreste fatto pulizia…
In poco più di due anni questa Giunta ha raggranellato più attenzione dai tribunali che provvedimenti per i cittadini. Ecco un album di ricordi per rinfrescarvi la memoria, anzi la fedina penale della Lombardia, che è il manifesto del vostro impossibile rapporto con l’onestà, del vostro fallimento!
Roberto Maroni, governatore della Lombardia, imputato per induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente.
Andrea Gibelli, ex segretario generale della Regione, che dopo aver ricevuto avviso di garanzia nella stessa inchiesta è stato premiato con la dirigenza FNM. Senza parlare dei collaboratori personali coinvolti a diverso titolo nelle inchieste in corso, tra cui il suo capo di segreteria Giacomo Ciriello.
Massimo Garavaglia, Assessore al Bilancio, accusato di turbativa d’asta.
Alberto Brugnoli, ex dirigente generale di Eupolis e accusato di turbativa d’asta, ha patteggiato una pena di otto mesi con la condizionale.
Antonio Rognoni, Ex dirigente generale di Infrastrutture Lombarde, imputato per turbativa d’asta e truffa.
Abbiamo lasciato per ultimo Mario Mantovani, l’asso pigliatutto ex assessore alla sanità, ex vicepresidente di regione lombardia, consigliere regionale (si dimetterà mai?) e ex senatore, ex eurodeputato e ex sindaco di Arconate. Oggi è a San Vittore per tangenti, corruzione e turbativa d’asta. Come dimenticare il suo invito agli arconatesi a mandargli curriculum per essere assunti… ehm volevo dire segnalati nella Sanità Lombarda? Grazie a loro era stato eletto e così ricambiava il favore! Ma per voi era tutto normale. Come dimenticare il suo eterno valzer tra la poltrona di sindaco e quella di Assessore che non voleva mollare nonostante la legge sui doppi incarichi? Ma anche qui per voi tutto normale. Come dimenticare i suoi interessi (privati) nel settore della Sanità lombarda? Farlo assessore è stato come mettere la volpe nel pollaio. Tanto poi gli spennati siamo sempre e solo noi cittadini! E poi un assessore di Forza Italia? Suvvia cosa potevate aspettarvi da un membro di punta del partito più inquisito della recente storia italiana?
Ma lasciamo perdere i tribunali e le inchieste, sono solo il coronamento di questa penosa legislatura. Il vostro fallimento, oltre che etico e morale, è politico. Vi siete fatti eleggere promettendo di tenere il 75% delle tasse dei lombardi in Lombardia. Stando alla cronaca di questi due anni e mezzo, una parte dei soldi dei lombardi finisce nelle tasche dei politici o ad amici e parenti, Expo e Brebemi sono solo due esempi molto chiari. Il resto rimane a disposizione di Roma e del Governo dei tagli di Renzi. Lo stesso Governo che con i vostri scandali legittimate nella sua opera di accentramento(parlare dei molti incontri su autonomia e dignità delle regioni). È la vostra classe politica che non disdegna la corruttela e che sta cancellando le regioni e le autonomie locali. Siete voi che desertificate le urne elettorali allontanando i cittadini dalla politica che è ormai percepita come un lavoro sporco.
E in quest’opera vergognosa vi sostiene il Partito Democratico che qui vi fa la morale e poi elegge i De Luca, qui vi invita ad andare a casa e da mesi tiene in piedi i Crocetta. E’ lo stesso che difende i Marino e la sua Giunta finché non diventa fastidioso per il burattinaio Renzi. E’ lo stesso PD che vota contro gli arresti in parlamento dei Genovese o dell’NCD Azzolini. E’ lo stesso PD che qui vi fa la morale su immigrazione e razzismo, che sui valori si dice indisponibile a negoziare e lo stesso giorno a Roma salva il vostro Calderoli da un processo per gli insulti razzisti a Cécile Kyenge, in cambio del ritiro di qualche emendamento. La verità è che se non fosse per il M5S all’opposizione, centro-destra e centro-sinistra continuerebbero a spartirsi quel che resta del Paese.
Ma torniamo a voi, e prendiamo in mano il vostro Piano di governo per la legislatura. C’è un bel paragrafo, tra le priorità, che dice di contrastare la criminalità organizzata e ogni forma di illegalità. C’è scritto anche che avreste garantito la trasparenza. Convegno sulla trasparenza di settimana scorsa e mozione tre nord dell’ultimo consiglio bocciata.tanto L’unico modo che avete per realizzarlo è quello di dimettervi tutti: la legalità, la trasparenza e la lotta alla corruzione possono tornare in Lombardia soltanto se ve ne andate via voi.
Ma andiamo avanti: che ne è della vostra Macroregione? Che ne è dell’autonomia? Se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle (116 coma 3) sareste ancora a straparlare di statuto speciale, nemmeno i regolamenti e la Costituzione conoscete e pretendete di Governare ancora? Non c’è nessuna traccia nelle vostre attività dell’abolizione del bollo auto, del fondo regionale per la previdenza integrativa, dell’agenzia regionale per l’economia, della cancellazione dei ticket sanitari. Non vi basta questo per fare un passo indietro?
Fin qui avete mascherato il vostro vuoto politico cosmico con sceneggiate e campagne mediatiche anti-immigrati e contro l’inesistente gender. La vostra propaganda non risolve i problemi, dovete farvi da parte. L’unica cosa in cui siete stati impegnatissimi è cementificare, fare grandi opere inutili, su tutte brebemi, Teem e Pedemontana, inventarvi nuovi appalti e nuove gare per dare soldi ai soliti giri, costruttori, cooperative e aziende note alle procure. A sì, fate anche altro: coprite i buchi delle amministrazioni leghiste non virtuose, vedi il caso di Cologno al Serio, che in primavera va al voto.
Si può parlare poi dei 3 rimpasti di giunta in meno di due anni, abbiamo cambiato più assessori in 2 anni che nelle ultime 4 legislature, segno che non siete stati capaci di scegliere secondo competenza e professionalità, ma che il manuale cancelli è ancora vivo e che i vostri interessi non collimano con quelli dei cittadini e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Dovete andare tutti a casa, l’inquisito, l’arrestato e l’imputato non rappresentano l’eccellenza Lombarda, sono rappresentanti dell’indecenza politica Lombarda. Dimettetevi prima che sia troppo tardi, non ci vorremmo veder costretti a portare altre arance, anche se fuori stagione. Dimettetevi tutti, fatela finita con l’ accanimento terapeutico ad un’amministrazione regionale che annega negli scandali giudiziari e che vanta un bilancio politico da film di Dario Argento: profondo rosso.
Autovotarvi la sfiducia sarebbe l’unico atto in linea con il vostro programma elettorale. E le vostre dimissioni non le chiede solo il Movimento 5 Stelle, le chiede la gente, le chiede un ritorno all’etica politica, lo chiede il rispetto della legalità, lo chiede l’onore e il buon nome dell’Istituzione. Per molto meno vi ricordo che avete sfiduciato Formigoni. Presidente, se ne vada. Confezioni la prima azione coerente con il suo mandato, iniziato, glielo ricordo, promettendo 0 indagati in giunta.
L’onestà deve tornare di moda.
L’INTERVENTO INTEGRALE
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