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Chiusura Expo: il bilancio reale dell’evento è ancora tutto da scrivere

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“Per sei mesi non si è potuto nominare il “verbo” Expo senza essere calunniati come gufi. La realtà è che chi governa sta cercando di salvare il bilancio complessivo di un evento impattante come Expo con la foglia di fico del numero di visitatori. C’è un altro bilancio di Expo che il ‘partito dei biglietti’ nasconde e che per dovere di cronaca va affiancato alla narrazione trionfale e superficiale dell’evento. Parliamo di una macchina di controlli dai costi spropositati, e non ripetibile per altri eventi, che ha coinvolto l’ANAC, la Commissione regionale Antimafia, nuovi enti di controllo come ad esempio il GICEX, solo per citarne uno, la Prefettura, Questura, e altri, con la sottoscrizione di Protocolli, Linee Guida, Accordi, Piani d’azione e Raccomandazioni di ogni genere”, questo il bilancio della sei mesi di Expo per il M5S Lombardia.

“Questa immensa macchina Expo non è esportabile e proponibile per altre opere. E ancora: 18 miliardi di euro di soldi pubblici (di cui 2 per la realizzazione del sito e 16 miliardi per le opere connesse, alcune delle quali non realizzate in tempo per Expo); 164 euro al metro quadrato, il prezzo stellare dei terreni venduti ad Arexpo, 10 volte tanto il valore originario dei terreni in pieno conflietto di interesse; 78 le deroghe al codice degli appalti per la realizzazione del sito espositivo; costi per bonifiche, smaltimento riporti e rifiuti pari a 72 mln che qualcuno vuole far pagare ai contribuenti e non ai proprietari privati originari. E ancora: una Carta di Milano che non tocca i temi più importanti, quali le sementi, il land e water grabbing, l’acqua pubblica, la speculazione finanziaria su cibo e acqua, gli OGM, il forte utilizzo di pesticidi, l’utilizzo di terreni per coltivazioni destinate a diventare biocarburanti, le conseguenze ambientali e sulla salute che comporta un eccessivo consumo di carne. Sponsor che fanno junk food come McDonald’s, con padiglione all’interno del sito. E’ questo il messaggio di Nutrire il pianeta?

Il bilancio economico per EXPO SpA è ancora tutto da verificare, ed è necessario capire se, al di là del numero di biglietti venduti, l’evento ha raggiunto il break even visto che ha assorbito un investimento di 18 miliardi di euro pubblici.

Per il M5S la priorità del Paese non è costruire piramidi nel deserto per nuovi faraoni della politica ma usare fondi pubblici per creare ricchezza diffusa e reale. E adesso si incomincia con il Dopo Expo, nel nulla di idee e prospettive. Noi non abbasseremo la guardia, continueremo a fare quanto fatto fino ad ora, quel controllo politico che è nostro dovere fare, affinché illegalità e infiltrazioni mafiose vengano arginate da questa nuova fase”, concludono i consiglieri del gruppo consiliare M5S
Milano, 31 ottobre 2015

 

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