Oggi abbiamo incontrato il Presidente e il Direttore Generale di Arexpo, rispettivamente Luciano Pilotti e Guido Bonomelli.
Non ce ne vogliano i due signori, ma rimaniamo sempre piuttosto colpiti dal fatto che i due vertici di una società pubblica siano così serafici nonostante i ritardi biblici in tema dopo Expo e nonostante gli stessi abbiano dichiarato che in tema di progettualità futura siamo in fase “embrionale”.
Piccola premessa: l’articolo 11 dell’Accordo di Programma prevede l’istituzione di Tavoli di monitoraggio con il compito di garantire il raccordo tra la società Expo e la società Arexpo e di agevolare la mutua conoscenza e il monitoraggio del processo di infrastrutturazione e trasformazione dell’area, ivi comprese le attività di progettazione inerenti le operazioni di bonifica. Il Tavolo di monitoraggio, si legge, si riunirà almeno una volta al mese, redigendo un verbale delle sedute che verrà trasmesso al Consiglio di Amministrazione delle rispettive società.
Bene, sostiene Arexpo che il Tavolo di monitoraggio non si tiene più da giugno del 2014 (evitiamo di raccontarvi la fatica per avere i verbali dei Tavoli avvenuti! Che non si sono tenuti certamente una volta al mese, oltretutto). E perché mai non si sono più tenuti? E chi lo sa?
Nasce però la Cabina di Regia per definire le scelte strategiche di sviluppo dell’area del sito Expo nella fase post evento, a cui partecipano il Governo, la Regione Lombardia e il Comune di Milano (chiederemo subito i verbali di queste Cabine di regia). Di questa Cabina di Regia non fanno parte, così sostiene Arexpo, Expo e Arexpo, le due società infatti verrebbero convocate solo quando gli argomenti le riguardano.
Ma scusate, lor signori, in tema di sviluppo dell’area Expo per il post Expo, per quali tematiche le società Expo e Arexpo non sarebbero interessate?!?!?!
E, ancora, cari lor signori, se un Accordo di Programma prevedeva Tavoli formalizzati che non si sono fatti, e la Cabina di Regia, forse sostitutiva di quei Tavoli, non include le due società protagoniste dell’evento, come fa un povero gruppo politico amante della trasparenza e del controllo, a verificare come vengono spesi i soldi pubblici? Telepatia? Iniziamo a partecipare alle Cabine di Regia? E chi lo sa?
Sostiene Arexpo, dietro nostra domanda, che gli accordi su come il Governo entrerà nella società si chiuderanno per la primavera prossima. Ma non siamo un po’ lunghini con i tempi? E chi lo sa?
Sostiene Arexpo poi che, dopo tutte le lettere scambiate tra le due società, è ora all’evidenza della Cabina di Regia il tema delle bonifiche e dello smaltimento rifiuti, riporti e terre (i famosi 72 mln che noi non vogliamo far pagare ai contribuenti) e che l’attribuzione dei costi dovrà essere fatta a norma di legge. Ma, lor signori, se non avessimo sollevato noi il tema, qualcuno della Cabina di Regia lo avrebbe mai affrontato o si sarebbe usato il bancomat “soldi pubblici”? E chi lo sa?
Sostiene Arexpo che la piastra è totalmente riutilizzabile, tranne ciò che tra 6, 7 o 8 anni (tempi previsti perché qualcosa nasca su quell’area) sarà ormai inutilizzabile. Perché allora il direttore MM Progettazione Infrastrutture Massimo Recalcati ha dichiarato pubblicamente “per ognuna di queste reti bisognerà ragionare bene se e come utilizzarle (rete d’acqua, pozzi, racccolta acque meteoriche, vasche fito depurazione, distribuzione elettrica, condizionamento, telecomunicazioni, sicurezza)? Ecco, non siamo anche qui un pochino in ritardino? E non era il caso di pensare al dopo expo prima di iniziare Expo? E chi lo sa?
Sostiene Arexpo che, dopo nostra osservazione, le aziende a rischio di incidente rilevante verranno considerate nella prossima progettualità futura di quell’area. Ma quando si avrà un Piano di fattibilità di quell’area? E chi lo sa?
Sostiene Renzi che il 10 novembre ci illuminerà d’immenso sull’embrione Post Expo. Ma non saranno le solite due slide? E chi lo sa?